Nonostante mi fossero capitate fra le mani anche alcune proposte di brani in italiano, per quanto la cosa possa sembrare strana, nutrivo un po di timore a cantare nella mia lingua, avendo quasi sempre cantato in inglese (anche negli anni di gavetta delle discoteche).
Finché un giorno sbucò fuori dal nulla una proposta interessante...
La Disney nell'edizione italiana "Il Cerchio Della Vita" aveva bisogno di una voce un po' speciale che potesse quasi identificarsi con quella di Madre Natura e rendere il senso del brano.
So che sono stati fatti provini anche con altre cantanti. Da Los Angeles mi è arrivata una basa musicale e il testo in inglese. Volevano sentire il timbro della mia voce. L'approvazione doveva arrivare sia dalla Disney che dall'autore, Elton John.
Confesso che ero molto emozionata. Il secondo provino l'ho fatto in italiano e l'emozione si stava trasformando in paura. Poi, in un paio di giorni la risposta: OK SAREI STATA IO L'INTERPRETE DELLA CANZONE!
Dopo il successo del Re Leone mi arrivò la telefonata di Pippo Baudo: <<Vieni al festival>> mi disse. Figuriamoci: era il sogno della mia vita...
E' stata in assoluto l'emozione più forte di tutta la mia carriera... un risultato del genere non me lo aspettavo assolutamente. Inizialmente volevo tornarmene subito a casa perché ero demoralizzata: non vedevo mai apparire il mio nome tra i favoriti elencati dalla stampa, mentre ricevevo un gran consenso da parte della gente.
Quando il pubblico ha votato e mi hanno comunicato che ero arrivata terza, avevo davanti agli occhi mia madre che a casa pregava per me, mio padre al quale avrei fatto un regalo bellissimo, anche se non è più qui, mio fratello dietro al palco che viveva quell'esperienza con un'ansia incredibile... Insomma l'emozione ha preso il sopravvento!"
E' stata una situazione un po' particolare... Innanzitutto non mi sarei mai sognata di arrivare terza (lo speravo ma non ci credevo...) poi era un premio alla mia famiglia. C'era mia madre a casa che era già malata di tumore e lei non lo sapeva ma io lo sapevo, c'era mio papà che era già in alto invece ed era il premio più grande anche per lui perché lui mi portava (quando avevo 10 anni) ai concorsini con tutti i sacrifici di una famiglia che non aveva una lira; dietro al palco c'era mio fratello (col quale avevamo scritto la canzone)...
Ecco per me quello era... gioia, era - non lo so - malinconia, tristezza insieme... un misto di cose, per quello io ho pianto quella sera, non solamente perché una ha vinto e così... c'era una storia dietro, era il premio alla mia famiglia quello.
Ho intitolato l'album ''Lupi Solitari'' perché, sin da bambina, mi sono sempre sentita un po' in disparte. Un soprannome datomi da mia madre e che mi si addice. Inoltre, sebbene ognuno cerchi nel corso della sua vita di unirsi ad altre persone, al suo 'branco', capita spesso di ritrovarsi da soli..."
Quando faccio un disco seguo il mio istinto ed il mio cuore e cerco di regalare tanti potenziali singoli. La melodia di ''Ogni giorno di più'', uno dei brani che preferisco, l'ho pensata mentre ero alla guida della mia auto. Non c'è un luogo particolare dove può nascere una canzone, anche se io lavoro molto con il mio pianoforte